mercoledì 21 gennaio 2009

La fabbrica dell'amore...







Esiste in Kenya una piccola "fabbrica dell'amore", di cui fin'ora non vi ho parlato, per discrezione, per pudore, perchè anche io prima di fare il mio primo viaggio in Kenya, non ho mai creduto a chi mi diceva "...è per beneficenza!". E in realtà non la vivo come beneficenza neanche ora che la faccio in prima persona, non so se riesco a spiegarmi, ma ho imparato sulla mia pelle, che è diverso se vedi con i tuoi occhi, perchè dopo aver visto con i tuoi occhi diventa un dovere a cui non puoi più sottrarti e allo stesso tempo un dono grande per te stesso.



Quindi vi dicevo di questa "fabbrica dell'amore" fatta di persone semplici, ognuna delle quali con una vita propria dall'altra parte del mondo, ma tutte unite da un unico intento: dare una vita più dignitosa a bambini bisognosi. Tutte queste persone, molte dall'Italia, altre dal Belgio, dall'America, dalla Svizzera, dall'Olanda, anche, in alcuni casi, non essendosi mai incontrate, stanno per realizzare un progetto che hanno nel cuore da quando, per la prima volta hanno incontrato il sorriso di quei bimbi. Tutte persone, come me e mio marito, capitate in questo angolo di mondo durante una vacanza, tutte persone che hanno avuto il coraggio e il desiderio di uscire dal villaggio turistico e guardarsi intorno. Ognuno ci mette del suo, fa quello che può, perche siamo semplici impiegati o liberi professionisti, non abbiamo alle spalle sponsor o mutlinazionali, non cerchiamo pubblicità o ritorni di immagine di alcun tipo. L'unico motore vero è l'amore per questi bambini.


Il progetto nasce su iniziativa di alcuni privati che durante una vacanza in Kenya si sono trovati per caso nell’orfanotrofio di Watamu ed hanno potuto personalmente osservare la situazione precaria in cui attualmente si trovano gli 86 bambini ospitati. La struttura attuale è fatiscente, costruita con materiali di recupero assolutamente non adatta ad ospitare persone, tanto meno 86 bambini. Esiste un solo bagno, se così si può chiamare, un buco per terra. Nella stessa stanza i bambini si lavano con il secchio, perché non dispongono nemmeno di una doccia. In questa situazione, fatta di servizi igienici inesistenti, camere dei dormitori piccole e sprovviste di un vero pavimento lavabile, i letti in sottonumero rispetto ai bimbi ospitati, l’assenza di una zona cucina in cui sia possibile cucinare e lavare le stoviglie, le malattie sono all’ordine del giorno : funghi della pelle, vermi intestinali, malaria ecc.
Il progetto prevede la costruzione di una struttura adeguata ad ospitare e crescere nel modo più dignitoso circa 100 bambini. Sono previste, inoltre, lo sviluppo di attività che consentano alla struttura di auto sostenersi, almeno in parte, come la coltivazione del terreno e l’allevamento di animali.



La nuova costruzione prevede:
- Un grande edificio utilizzato come refettorio e come sala ricreativa.
- Quattro dormitori di diverse misure, dotati di tre o più bagni ciascuno, e destinati ad ospitare i bambini suddivisi per sesso e fascia d’età e un edificio destinato allo studio per i bambini in età prescolare e ai corsi di studio integrativo.
- Un’ infermeria ad uso dell’orfanotrofio, ma in grado di aiutare anche le famiglie della comunità circostante.
- Un piccolo edificio destinato alla gestione della documentazione relativa ai bambini, come le schede personali, adozioni a distanza e tutte le pratiche burocratiche di gestione della struttura stessa.
- Un’ area giochi per i bambini.
- Quattro stalle per l’allevamento degli animali come mucche, galline, capre e maiali, in grado di garantire l’approvvigionamento di latte, uova e carne.
- Il terreno rimanente verrà coltivato per la produzione di verdure e alberi da frutto.



Il progetto si sta realizzando, insieme ai coordinatori dell’orfanotrofio ed è partito con la donazione del terreno da parte di alcuni operatori di una compagnia aerea. Di seguito i ragazzi di Gocce nell’Oceano hanno per primi creduto e voluto sostenere il progetto e hanno raccolto con iniziative di diverso genere la somma necessaria alla costruzione del refettorio.

Successivamente un gruppo di persone ha donato la cifra necessaria alla costruzione dell’infermeria ( costruzione terminata, solo da allestire) .
Un gruppo di belgi sta attualmente costruendo due dormitori per le bambine.
Una Signora americana sta costruendo un dormitorio per i ragazzi.
Grazie ad altre donazioni è stata costruita una stalla per le mucche.
A questo punto si rende necessario reperire fondi sufficienti alla realizzazione degli edifici mancanti, la conclusione di quelli fermi per mancanza di fondi, nonché l’allestimento e arredamento di tutti gli edifici.


Ma siamo sulla buona strada...stiamo attendendo alcune risposte, ma forse, prima della stagione delle piogge, riusciremo a trasferire i bimbi nella nuova struttura.

4 commenti:

Anna ha detto...

Questo si chiama aiuto concreto.
Ci piacerebbe contribuire, mandami un numero di conto o qualsiasi altra informazione utile per darci la possibilità di dare un piccolo contributo.
Chui..sei una grande!

langolodielisabetta ha detto...

Un abbraccio

Didi ha detto...

E' un progetto bellissimo.. non è un gran momento per la mia famiglia, ma sarò felice di poter fare qualcosa. Ti scrivo in mp sul forum.
Grazie!

cecio ha detto...

per Annabel e per chiunque fosse interessato a mandare soldi per finire il nuovo orfanotrofio di Timboni il conto corrente è:
intestato a:GOD OUR FATHER CENTRE FOR NEEDY CHILDREN
KENYA COMMERCIAL BANK LTD
ACCOUNT NUMBER:1110757093
SWIFT CODE: KCBLKENX
BRANCH: MALINDI